Non sono trascorse nemmeno quarantotto ore dalla sfilata di Gucci in quel di Firenze, nella splendida cornice di Palazzo Pitti, che i pochi fortunati eletti presenti all’evento ne parlano ancora in maniera entusiasmante, alla faccia di tutti quelli che non c’erano.
Che Alessandro Michele, direttore creativo della maison, sia un visionario ormai è fuori discussione: irriverente e fantasioso come pochi, ha presentato la sua collezione “Cruise 2018” lungo le Sale dei Pianeti della Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze.
Un accordo, fra gli Uffizi e la maison che, con 2 milioni di euro, attuerà il recupero del patrimonio botanico del Giardino mediceo di Boboli.
E Alessandro, follemente geniale, crea un evento unico.
Questa é la terza “Cruise”di casa Gucci e lui sceglie lo scenario della Palatina (che non aveva mai ospitato prima d’ora una sfilata), dopo l’Art District di New York nel 2015 e i chiostri di Westminster Abbey a Londra nel 2016.
Arte e moda: tra pellicce, fiori, chiffon, stampe animalier. Gatti e leoni, austeri cappottoni, shorts very short e pantaloni con le bande ai lati.
In molti da fuori storceranno il naso: troppo folle, troppo eccessivo, troppo tutto insomma. Ma in un momento in cui la moda non crea più nulla di nuovo, uno come Alessandro è una boccata d’aria fresca.
É quello che se ne infischia delle regole del gioco, cambia le carte in tavola e sperimenta senza paura di osare; perchè in fondo, la moda, quella vera, è arte e tutto quello che un tempo è stato considerato folle si è poi rivelato geniale.